Ogni bambino è diverso, c’è chi inizia a correre prima di camminare e chi a camminare prima di gattonare. Qualunque sia il caso, un bambino neonato sente l’esigenza di muoversi in maniera indipendente e autonoma rispetto ai suoi genitori, e sarà spronato ancora di più a farlo, quando vuole raggiungere il proprio oggetto del desiderio, come un gioco, un peluche, una caramella o una persona cara.
Molti strisciano sulla pancia come serpenti, altri camminano su mani e piedi come le scimmie, c’è chi ci prova da seduto o chi lo fa muovendo le braccia mentre si trova a pancia in su, non c’è una modo corretto per gattonare, fa parte semplicemente dell’istinto di ogni bambino e naturalmente ognuno lo farà a modo proprio.
Di solito il bambino inizia a farlo due o tre mesi prima del compimento dell’anno, ma non vi è una regola e vi sono naturalmente delle eccezioni, come bambini che non attraversano questa tappa, e iniziano direttamente a camminare a 12 mesi o poco dopo, che è l’epoca media dei primi passi.
Per i bambini più pigri, che magari preferiscono stare fermi a vedere la televisione o per quelli a cui i genitori non fanno mancare nulla tra le mani e quindi non sentono il bisogno di muoversi, si può avere la necessità di spronarli a camminare o a gattonare in modo ludico, così da unire l’utile al dilettevole. Naturalmente non dovrete essere severi o farlo passare come un dovere, visto che è solo una decisione imposta dall’esterno e il bambino, che magari non è pronto, non è detto che risponda alle vostre voglie.
Per iniziare a fare gattonare il bambino, potrete facilmente disporre sul pavimento un tappetino colorato, per poi proseguire sedendovi di fronte a lui non troppo lontano. Naturalmente allontanate dalla zona tutti quegli oggetti appuntiti, piccoli o pericolosi che potrebbero fargli male. Quindi continuate allargando le braccia e chiamandolo con il suo nome, aggiungendo esclamazioni come vieni, cammina, alzati, ovviamente sempre in maniera molto dolce e con un sorriso stampato sulle labbra. Se il vostro bambino si mostrerà attento e partecipe della situazione, naturalmente inizierà a cercare di muoversi: a quel punto non vi resta che lodarlo e riempirlo di complimenti e coccole. All’inizio fate durare i tentativi pochi secondi, poi aumentate sempre di più, ma le prime volte accontentatevi anche di pochi risultati. Potete tentare per altre vie, come quella di sorreggerlo con le mani o di consegnargli un premio, se vi ascolta.
Se il bambino non è assolutamente intenzionato a muoversi, non forzatelo, sarebbe ancora peggio, anzi rassicuratelo e cambiate attività. Naturalmente se il problema persiste e si protrae per vario tempo dopo il compimento dei 12 mesi, consultate il medico per conoscere la sua opinione sulla questione.