Il primo mese di vita è il più difficile, sia per il piccolo che per la mamma. Il primo deve affrontare la vita fuori dalla protezione dell’utero materno e non sa distinguere ancora tra il giorno e la notte:,probabilmente, è convinto che le cose arrivino automaticamente al suo pianto.
I primi quaranta giorni di vita sono anche considerati dagli esperti i giorni del pianto del puerperio, perché, per qualsiasi esigenza, il neonato non ha altri strumenti per richiedere le dovute attenzioni. Molta attenzione va fatta nel capire quelle che sono le esigenze del piccolo, se gli serve solo compagnia, basterà vedere quanto tempo passa dal nutrimento. Difficile che abbia fame se ha appena mangiato. Si può provvedere, però, cullandolo e cambiandolo. In questo modo, si sentirà rassicurato e eviterà, nel tempo, ulteriori capricci e tu saprai dargli da subito indicazioni per il giusto rapporto con il cibo.
Per la mamma, invece, è tempo di riprendersi, sia fisicamente che mentalmente, dall’impresa della nascita, il primo consiglio è di sfruttare ogni ritaglio di tempo per rimettersi in forze, approfittando anche di giorno se il bambino sta dormendo e cercando di affidare a qualcuno, parente o domestico, la gestione della casa. Riprendere un’attività fisica moderata e quelle piccole occasioni per prenderti cura di te saranno un vantaggio anche per il tuo bambino, al quale trasmetterai sicurezza e serenità.
Il primo mese è anche il periodo in cui il bambino si abitua al nutrimento materno. L’allattamento naturale avviene per gradi e devi essere tu a spiegare a gesti al bambino come comportarsi se ha fame. Il modo migliore è prendere l’aureola del seno e fare in modo che il neonato si attacchi facilmente. Per il singolo pasto, è bene usare una sola mammella. Per garantire anche il giusto apporto affettivo, è importante tenere una posizione comoda sia per la mamma che per il bambino, avendo cura che la mamma sia abbastanza rilassata, per il corretto flusso di latte. Il bambino, nel primo periodo, ha fame circa ogni tre ore e chiama con il pianto la mamma: nei primi giorni, però, le richieste potrebbero essere fino a dodici durante il giorno. Il consiglio è di assecondare sempre il bambino, avendo cura di svegliarlo dopo dieci minuti se si addormenta durante la poppata, per completare l’opera.
La mamma ne esce comunque stanca da questo processo, oltre a avere uno stile di vita sano dal punto di vista alimentare, la neo mamma dovrebbe bere più acqua del solito, per compensare quanto il neonato ha assunto con la poppata. In questo modo, si riesce a dare il giusto nutrimento al bambino, ma ci si potrà anche riprendere dalla fatica. Se fumi, durante l’allattamento dovresti cercare di evitare, anche gli alcolici possono influire sul latte materno, quindi fai molta attenzione alla tua dieta. Questi consigli sono validi anche nel periodo della gravidanza, perché le sostanze possono influire sul feto già prima della nascita.
Se, invece, preferisci l’allattamento artificiale, sappi che non potrai assecondare sempre il tuo bambino, ma dovrai tenere conto di quello che ti dice il medico. Il nutrimento migliore è quello in polvere, che va preparato con acqua calda. Quando l’acqua avrà raggiunto almeno i 70 gradi, potrai aggiungerci la polvere. Il latte deve essere tiepido per essere gustoso per il bambino. Ricorda che gli elementi del biberon vanno sterilizzati con acqua calda subito dopo l’uso, basta immergerli e tenerli in ammollo per meno di trenta minuti.
Oltre all’allattamento, il primo mese di vita porta la questione del cordone ombelicale che, per sicurezza, i medici conservano, con la formazione del classico funicolo. Ora, il pezzettino sparirà nei giorni successivi, ma nel frattempo va protetto durante il bagnetto o il cambio del pannolino. La prima cosa è l’igiene, quando cambi il pannolino, lava bene questa zona e usa l’alcol che si usa per igienizzare le ferite per inumidire una garza, da applicare su questo elemento prima di mettere il pannolino, dopo avere asciugato la zona con una spugna.
Per il bagnetto la delicatezza è tutto. Il bambino va appoggiato seduto e immerso solo in piccolissima parte in acqua tiepida. Il bagnetto deve essere una cosa molto veloce, ma è efficace per conciliare il sonno. Nel primo mese di vita possono accadere cose che possono spaventare le mamme impreparate: per esempio, nelle bambine può succedere di perdere delle piccole macchie di sangue. Il consiglio è di ricorrere al pediatra solo se l’episodio si ripete.
Un altro esempio è la questione dei brufoli. Questi non devono essere toccati con creme particolari e con le dita. Di solito spariscono da soli, ma la mamma attenta dovrà comunque provvedere a lavare il viso del neonato, sempre con delicatezza. Il tuo bambino ha bisogno di cure costanti, ma soprattutto del tuo amore e della tua gioia.